All’inizio del 2022, il mondo si stava adattando alla convivenza con la pandemia. Poco dopo, lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina ha provocato un altro shock globale, interrompendo ulteriormente le catene di approvvigionamento e spingendo al rialzo i prezzi dell’energia. Per le imprese, l’aumento dell’inflazione e la minaccia di recessione hanno aggiunto ulteriori preoccupazioni.

In questo contesto, la trasformazione digitale ha giocato e giocherà un ruolo di primo piano per affrontare le sfide di un mondo completamente nuovo e fortemente digitalizzato.
La digitalizzazione è un processo di grande impatto per gli imprenditori e le loro aziende: stravolge i modelli economici, ma anche quelli sociali. Le previsioni di oggi dicono che nel 2023 e sempre più negli anni avvenire, il digitale sarà fondamentale per il mondo del lavoro, sia in termini di produttività ed efficienza, sia in termini salariali e di sicurezza.

Quali sono le caratteristiche e i punti chiave della Digital Transformation nel 2023?

Ci sarà un incremento della trasparenza in rete.
La fiducia nei nuovi strumenti si mescola alla preoccupazione per la privacy e la sicurezza dei dati. Per questo, l’acceleratore sarà premuto verso la sicurezza del perimetro aziendale dalle minacce cyber, in direzione di una corretta security posture, nel rispetto delle regole e normative vigenti, garantendo l’integrità di dati e servizi nelle imprese.


Si stanno affermando nuovi settori economici, come la cybersecurity e la data science.
Le aziende chiedono sempre nuove figure professionali: consulenti IT, ingegneri informatici, analisti di sistemi, programmatori/sviluppatori informatici, SEO specialist, social media manager, web agency digitali. Le nuove figure e i nuovi stili di lavoro, oltre ad allargare lo sguardo verso nuovi concetti di leadership, collaborazione e di condivisione all’interno ma anche al di fuori del
luogo di lavoro, sono un rimedio per la critica situazione del pianeta.


Sta crescendo l’attenzione per la sostenibilità ambientale.
Grazie anche alle generazioni di “nomadi digitali”, nei prossimi 6 anni, avremo una riduzione delle emissioni di 26 miliardi di tonnellate su scala mondiale. Questo a patto di saper accettare nuove leggi e nuovi modelli economici e assumere nuove figure del settore tech.


La digitalizzazione entro il 2025 creerà fino a 6 milioni di nuovi posti di lavoro.
Sono posti di lavoro nell’industria dei processi, della logistica e dell’elettronica, soprattutto a vantaggio delle aziende che sapranno agire con una logica di maggiore interconnessione tra persone, asset e flussi di lavoro, alla ricerca di efficienza, ottimizzazione e risparmio.
Tutto sta nell’aggiornarsi e tenere il passo con il cambiamento ma, soprattutto, formare una nuova generazione di lavoratori.

Rispetto alle rivoluzioni passate, la digital revolution è un fenomeno così rapido che la velocità del cambiamento genera importanti sfide per le aziende. Devono pensare alla formazione continua del personale e ad una strategia di business sempre in movimento.

Come tutte le rivoluzioni, anche quella digitale è piena di sfide e complessità, ma è in gioco la qualità della nostra vita e del nostro lavoro nel futuro. Per godere di tutte le opportunità che offre la digitalizzazione è importante affrontarla con gli strumenti adatti. Adesso che siete a conoscenza dei trend 2023 non restate a guardare: chiamate l’I-TEAM.

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