Sono in arrivo 15 milioni di euro per contributi a fondo perduto fino a 60 mila euro, in attuazione della Legge 206/2023 “Made in Italy” per interventi volti a sostenere gli investimenti per la transizione ecologica e digitale delle imprese del settore tessile, della moda e degli accessori.
Il settore della moda in Italia
L’industria della moda costituisce un comparto economico di grande rilievo per l’Italia, con un fatturato di oltre 102 miliardi di euro nel 2023, circa 60mila imprese, 600mila addetti; con un’incidenza del 4% del PIL nazionale, di cui il 90% è generato dall’export, l’industria della moda rappresenta il terzo settore manifatturiero dell’Italia. L’Italia resta il secondo esportatore mondiale di articoli di abbigliamento dopo il gigante Cina, seguito da India e Germania.
L’offerta italiana si colloca sulla fascia “alta” di prodotto, rivolgendosi sia ai tradizionali mercati di sbocco di Europa, Stati Uniti, Russia e Giappone, sia alle nuove realtà emergenti del mercato asiatico ed in particolare alla Cina.
Il settore deve la sua competitività a livello internazionale principalmente agli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione e specializzazione di prodotto, alla sinergica collaborazione fra le diverse fasi della filiera sino all’integrazione con il retail.
Le agevolazioni alle imprese beneficiarie, identificate con gli specifici codici ATECO, saranno concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo di 60mila euro, per l’acquisizione di prestazioni specialistiche, in particolare:
- attività di formazione del personale dipendente dell’impresa
- implementazione di tecnologie per favorire lo sviluppo dei processi aziendali o i prodotti innovativi:
- cloud computing, big data e analytics
- intelligenza artificiale
- blockchain
- robotica avanzata e collaborativa
- manifattura additiva e stampa 3D
- Internet of Things
- Realtà aumentata
- Soluzioni di manifattura avanzata
- Piattaforme digitali per condivisione di competenze
- Sistemi di tracciabilità digitale della filiera produttiva
- Ottenimento di certificazioni di sostenibilità ambientale
- Servizi di analisi di Life Cycle Assessment (LCA)
La misura sarà gestita da Invitalia che, per conto del Mimit – Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni. Prossimamente, saranno fissati i termini per la presentazione delle domande di agevolazione e fornite ulteriori specificazioni per la corretta attuazione dell’intervento
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