La Commissione europea stima che strumenti e servizi digitali, come le applicazioni aziendali, i dispositivi dei privati cittadini, i server e le altre infrastrutture, produrranno il 14% delle emissioni globali entro il 2040, rispetto all’attuale 2%-3% .
Per contestualizzare meglio questo dato, da un’analisi condotta sui rapporti della IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia), il trasporto su strada ha contribuito per circa il 28% delle emissioni di CO2 nel 2021.
Quanto è green la tecnologia che utilizziamo
Ciascun utilizzatore di computer e, più in generale, di software, dovrebbe porsi degli interrogativi sul proprio consumo di energia e su quanto impattino le emissioni di carbonio. Quando si analizza la sostenibilità del settore IT si pensa subito all’hardware e ai PC. C’è però anche una questione legata ai software. Quando si progettano le applicazioni, ad esempio, gli sviluppatori dovrebbero considerare la sostenibilità tra i requisiti non funzionali.
Dovrebbero essere prese in considerazione le valutazioni ambientali per la realizzazione e l’utilizzo di software sempre meno impattanti.
Il ruolo delle aziende
Ecco, dunque la necessità di muoversi concretamente sulla sostenibilità anche sul versante IT.
Le aziende conoscono il ruolo delle tecnologie nelle pratiche di sostenibilità, ma molte non considerano il modo in cui le tecnologie, soprattutto quelle ad alto consumo energetico come l’intelligenza artificiale, la blockchain e la cifratura dei dati, contribuiscano sempre più alle emissioni di carbonio. In genere, la strategia di sostenibilità IT riguarda l’hardware e le operations ma non include completamente le misure relative alle applicazioni e allo sviluppo.
Un vero miglioramento richiederebbe un approccio più complessivo e sistematico, “spinto dai responsabili della sostenibilità”.
La tecnologia dal proprio canto, è al servizio di un futuro sostenibile
Può ridurre gli effetti nocivi delle attività umane sull’ambiente, può ottimizzare l’uso dell’energia, può trovare soluzioni per limitare il degrado degli ecosistemi da cui dipende la vita umana, ma che essa stessa indebolisce.
Con le giuste linee guida da parte degli enti che regolano le normative ambientali e i principi di circolarità, la tecnologia, non elimina in modo permanente tutti i danni fatti all’ambiente da decenni di speculazione e crescita selvaggia, ma impedisce di farne di nuovi e cerca di ridurre l’impatto dei vecchi.
Grazie alle nuove innovazioni, nuovi materiali e la transizione energetica verso fonti rinnovabili, si è creato un enorme potenziale per le economie e la società di oggi.
Alcune società del mondo tech, come Apple e Google, hanno virato verso data center basati sull’energia eolica o solare; altri big del settore, come Intel, Hewlett-Packard, IBM, Adobe Systems, Dell e Cisco Systems, hanno sviluppato dei piani per migliorare la propria impronta ecologica.
Con i sistemi di telecomunicazioni e informatici più avanzati e performanti, si riducono gli spostamenti e i viaggi, da cui deriva un minor rilascio di CO2:
–I server cloud, sono più grandi e aggiornati rispetto a quelli fisici, presenti nelle diverse aziende. Quelli on-site, infatti, a volte sono obsoleti e l’introduzione di novità “pulite” è economicamente più gravosa.
–La virtualizzazione dell’ufficio rappresenta un metodo ottimale per portare avanti i principi alla base di un mondo più sostenibile
L’innovazione tecnologica, internet, le reti intelligenti e la condivisione dei dati, stanno avviando la società verso nuovi modelli di sviluppo più ecologici e rispettosi delle risorse naturali e della salute umana, trascinando la quotidianità di tutti verso un modo di vivere più sostenibile.
Noi di I-Team ci crediamo e stiamo facendo di tutto per una “digitalizzazione verde” anche nelle vostre aziende.